VENEZIA - Non si arresta la polemica per il concerto del trapper Niky Savage, annunciato per il 30 marzo al Molocinque e che un comitato di genitori, sostenuto dalla fondazione Efesto, chiede di annullare. «Testi violenti contro le donne, gravissimo farlo esibire di fronte ad adolescenti».
«Evitare artisti così spinti»
Ora è arrivata la presa di posizione del vice sindaco Andrea Tomaello. «Capisco benissimo le preoccupazioni dei genitori. Dalla società civile arrivi un messaggio unanime affinché non si producano più simili canzoni. Abbiamo intensificato le iniziative per i più giovani sulla violenza di genere». Sulla possibilità di bloccare l’evento, Tomaello è cauto: «Trattandosi di un luogo privato, il Comune non può esprimersi vietando lo svolgimento di un concerto. La decisione è del locale, noi non possiamo intervenire se non dicendo che, magari, le prossime volte si evitino artisti così spinti. Spero vengano presi provvedimenti e in futuro vengano scelti artisti che attraggono i giovani lanciando messaggi positivi. Se un politico o un personaggio pubblico si esprimesse come Niky Savage sarebbe costretto a dimettersi e scusarsi, perché a questi “artisti” tutto è concesso?».
Annullare la serata, rimpiazzandola con un evento più “educativo” è possibile: l’ha già fatto, a settembre, il Playa Loca di Castelfranco, travolto dalle polemiche della parrocchia e del Comune dopo aver annunciato la data del trapper. «Nonostante avessimo già pagato l’artista - spiega il titolare Cesare De Filippis - siamo riusciti a farci tutelare dall’assicurazione e ad annullare il concerto senza pagare penali.