Tumore al seno. L'associazione "Amiche per la pelle" lamenta liste d'attesa troppo lunghe e stringe un accordo con una clinica privata. L'Usl rompe la convenzione: «Accuse infondate»

Giovedì 11 Aprile 2024 di Mauro Favaro
Francesco Benazzi, dg dell'Ulss 2 Marca Trevigiana in conferenza (è il secondo da destra)

TREVISO - L'associazione "Amiche per la pelle" ha stretto un accordo con il polo privato Centro di medicina, sostenendo che le liste d'attesa per la prevenzione del tumore al seno sono troppo lunghe nell'Usl della Marca. Una cosa inaccettabile per l'azienda sanitaria, che ora annuncia la rottura della convenzione con "Amiche per la pelle".

«Per mammografie ed ecografie non abbiamo alcuna lista d'attesa - chiarisce Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl - tutte le prestazioni vengono erogate entro i tempi previsti. È controproducente in primis per le donne attaccare in modo infondato la sanità pubblica».

Il riferimento non solo a Manuela Tonon, presidente di "Amiche per la pelle", ma anche ai dottori Paolo Burelli e Nicola Balestrieri, ex specialisti dell'Usl ora impegnati nel privato. «Con la loro presenza hanno avvalorato queste tesi» dice Benazzi.

La questione è stata al centro dell'ultimo tavolo di coordinamento dell'Usl sul tumore al seno. «Siamo rimasti sgomenti davanti a queste dichiarazioni - sottolineano Christian Rizzetto, Claudia Maria Weiss e Giorgio Berna, rispettivamente direttore della Breast Unit, responsabile della radiologia senologia e primario di chirurgia plastica - solo la sanità pubblica è in grado non solo di fare prevenzione ma anche di inserire di conseguenza le donne, in caso di necessità, in un percorso di cura personalizzato».»

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