Guerre per l’eredità e liti di condominio, le mediazioni della Curia Mercatorum evitano decine di processi: «Così non si ingolfano i tribunali»

Mercoledì 8 Maggio 2024 di Mattia Zanardo
Il palazzo della Camera di Commercio in piazza Borsa

TREVISO - Nel solo 2023 e nella sola Marca trevigiana ha evitato almeno una trentina di processi. Con un considerevole risparmio, in tempo e in denaro, per gli interessati, ma anche con un positivo effetto di alleggerimento sulla già ingolfata macchina della giustizia civile. Sono state infatti 267 le mediazioni in provincia di Treviso gestite l'anno scorso dalla Curia Mercatorum, organismo che fa capo alla Camera di commercio e principale riferimento in questo ambito: il 12% dei procedimenti - appunto 32 - si è concluso con un accordo accettato dalle parti. Dunque, senza andare davanti a un giudice ordinario. La finalità della mediazione, infatti, è proprio questa, come spiega Mario Pozza, presidente della Camera di commercio di Belluno e Treviso e del cda di Curia Mercatorum: «Si tratta di un metodo alternativo di risoluzione delle controversie, caratterizzato dall'intervento di un professionista terzo e neutrale, il mediatore, che aiuta le parti a raggiungere un'intensa rispetto al problema sorto.

Sappiamo bene quanto pesino i tempi lunghi della giustizia civile sull'economia, ma anche sulla vita quotidiana delle persone. Basti pensare che costituiscono uno dei fattori che più scoraggiano gli investimenti stranieri nel nostro paese. In questo senso la mediazione, consentendo di risolvere i contenziosi più velocemente, rappresenta uno strumento importantissimo. Purtroppo, non ancora abbastanza conosciuto e utilizzato da imprese e singoli cittadini».

L'istituto

Istituito nel 1995, tra i primissimi in Italia, l'ente, dopo un periodo di collaborazione con il sistema camerale di Pordenone, Gorizia e Trieste, oltre che per Treviso, dove ha il quartier generale, oggi garantisce il servizio anche per le provincie di Belluno (ovviamente aggregata in una Cciaa unica con la Marca), Venezia e Rovigo. Ampia la gamma di materie a cui la mediazione si può applicare: dai diritti di uso e usufrutto (i cosiddetti diritti reali), alle questioni societarie, come ad esempio la suddivisione di quote o la liquidazione di uno dei soci o l'affitto d'azienda, dai contratti e dalle prestazioni d'opera, alle successioni ereditarie (le più gettonate), alle locazioni e alle diatribe condominiali. Ma anche la responsabilità medica e sanitaria e perfino la diffamazione a mezzo stampa. In diversi casi, anzi, per legge è necessario tentare la via della mediazione prima di agire in giudizio. Un obbligo ulteriormente ampliato dalla riforma Cartabia, come ricorda anche Marco D'Eredità, direttore della Curia Mercatorum.

I numeri

Anche per questo i numeri sono in crescita: considerando tutte e quattro le province di competenza nel 2023, l'organismo ha avviato 544 procedure. Nel 2017 erano 423, scese a 324 l'anno successivo, per poi registrare un picco nel 2021 (577). In un ventennio le pratiche complessive sono state circa 7mila. Nello scorso esercizio, la durata media di un procedimento ha sfiorato gli 81 giorni, con punte massime inferiori ai 4 mesi per le controversie in materia di condominio. Ben al di sotto, tuttavia, delle tempistiche di un processo civile, dove spesso si ragiona nell'arco di anni anche per il primo grado. Il valore medio delle controversie sottoposte alla mediazione va dagli oltre 550mila euro per casi relativi all'affitto d'azienda, ai 364mila per quelli di responsabilità sanitaria, ai 331mila in tema di successioni, ai 264 di diritto societario. Proprio al valore economico in ballo è commisurato anche l'apposito tariffario dei costi delle procedure. Al netto dei cento ancora in essere al 31 dicembre scorso, nei 444 procedimenti chiusi nel 2023 (l'82% del totale), si è riusciti a giungere a un accordo tra le parti. A cercare di trovare una soluzione gradita a entrambi i contendenti è una squadra di 58 mediatori: non solo avvocati, ribadisce D'Eredità, ma anche commercialisti, notai, ingegneri e altri esperti. La Curia Mercatorum si occupa anche di arbitrati, altra forma di conciliazione stragiudiziale: ne ha svolti 8 l'anno passato.

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