ROVIGO - Il numero di nati in Polesine è in continuo calo. Nel corso del 2021 in provincia sono venuti alla luce circa 1.200 bambini, lo 0,5% in meno rispetto al 2021. Fatto sta che, al primo gennaio 2023, i bambini con meno di un anno erano 1.186, quelli fra 10 e 11 anni 1.850. In un decennio, quindi, il gap di nascite è di oltre 650 bambini in meno, con quello che comporta non solo in termini di spopolamento e depauperamento sociale del territorio, ma anche, per dire, di scuole che costrette a chiudere, nonostante a Rovigo sia apparsa una buona idea distruggere uno dei giardini più belli fra quelli di tutti gli asili cittadini per piazzare un prefabbricato e chiamarlo nuovo nido.
BASSA NATALITÀ
Il tasso di natalità, rapporto tra il numero dei nati in un anno e l’ammontare della popolazione residente, in provincia di Rovigo nel 2022 è stato pari al 5,1 per mille, rispetto a una media nazionale e a una media del Nordest, che sono coincidenti, del 6,7 per mille, e che pure rappresentano la cifra più bassa tra tutti gli stati dell’Unione europea, dove il tasso di natalità medio, pur in calo, si è attestato all’8,7 per mille. Solo nelle province della Sardegna, Sassari esclusa, ed a Verbania, c’è un tasso di natalità più basso di quello del Polesine. Una dato che fa riflettere. Ma un dato che va però anche analizzato a fondo. Se si va, infatti a vedere come è cambiato il tasso di natalità fra 2014 e 2020, grazie ad un’elaborazione di Openpolis su dati Istat, non mancano le sorprese.
SEI COMUNI IN CRESCITA
In sei comuni, infatti, il tasso di natalità relativo è cresciuto. In particolare a Pettorazza è passato da 3,11 a 5,93, a Villanova Marchesana da 5,08 a 6,86, a Frassinelle da 2,72 a 4,94, a San Martino da 3,73 a 5,24 e ad Ariano da 4,31 a 5,80. A questi incrementi fanno riscontri i cali drastici che, invece, si sono registrati in quattro comuni: a Fratta il tasso di natalità è passato da 8,06 del 2014 al 3,12 del 2022, a Bosaro da 10,60 al 4,84, a Canda dal 12,04 al 4,57, a Salara dal 9,18 addirittura allo 0. Vero è che, trattandosi di numeri molto piccoli, variazioni significative si verificano anche solo con una o due nascite in più o in meno. Comunque, nel 2022 il tasso di natalità più alto fra i comuni polesani è stato quello di Ceneselli, 9,44, seguito da San Bellino con 7,54, Lusia con 7,06, Villanova Marchesana con 6,86, Castelmassa con 6,74, Occhiobello con 6,25, Bergantino con 6,07 e Badia con 6,05. Nel capoluogo Rovigo il tasso di natalità nel 2014 era pari a 6,53, mentre nel 2022 è stato 5,17. Ad Adria, invece, è passato da 5,83 a 4,64, mentre a Porto Viro da 7,34 a 4,14.
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