Tazzina di caffè, in Friuli rincari da record: entro fine anno si potrebbe arrivare a 1,50 euro

A Pordenone e Udine il costo del caffè al bar è cresciuto più della media. Dal 2021 a oggi un rimbalzo superiore al 16 per cento

Domenica 28 Aprile 2024 di Marco Agrusti
foto d'archivio

Non siamo ancora arrivati ai livelli di Pescara, la città italiana nella quale sono stati registrati i rincari più pesanti e più rumorosi. Ma le province di Udine e Pordenone si posizionano in ogni caso al di sopra della media italiana. E per i cittadini questa volta non è una buona notizia. La tazzina di caffè, infatti, diventa sempre più cara. Sia al banco del bar che al tavolino, quindi con il servizio incluso. La stima è stata messa a terra da Assoutenti, che ha paragonato il costo medio registrato nel 2021 con quello che invece caratterizza questa prima parte del 2024. 
Ebbene, sia a Pordenone che a Udine gli aumenti ci sono stati eccome: si parla infatti di una forchetta che va dal 15 al 16 per cento in pochi mesi.

 
Cosa succede nei bar del centro

Il caffè in centro a Pordenone e nel salotto buono di Udine sta puntando con decisione quota un euro e cinquanta. "Ci arriveremo entro l'anno", giura la maggior parte dei baristi, adducendo come motivazione alla base della politica basata sui rialzi i rincari registrati alla fonte.

Si parla quindi di materie prime che vengono da lontano. I dati da cui è scaturita l'indagine di Assoutenti sono quelli catalogati dal ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Quanto costa una tazzina di caffè

Si parte da Trieste, capoluogo regionale. Nella città del caffè per eccellenza in Friuli Venezia Giulia, il prezzo della tazzina è lievitato 12,3 per cento. Si partiva dall'euro e 18 centesimi di media dell'anno che ha segnato la fine della pandemia e si è arrivati nei primi mesi di quest'anno a un euro e 28 centesimi. I rincari di Udine e Pordenonesono ancora maggiori. Nel caso del capoluogo friulano, ad esempio, il balzo è stato del 14,5 per cento, in linea con la media del Paese. Al di sopra di questo livello, invece, l'andamento dei prezzi della tazzina a Pordenone e provincia, dove si sfiora un + 16 per cento nei primi mesi dell'anno in corso, sempre rispetto al dato del 2021. Ormai la media dei prezzi si aggira attorno all'euro e 35 centesimi, con diversi esercizi pubblici che hanno già raggiunto quota un euro e quaranta. 

Il quadro: a Bolzano il primato del caro-caffè

Il caffè espresso ha già subito continui aumenti dei listini negli ultimi anni, al punto che oggi il prezzo medio di una tazzina consumata al bar si attesta a 1,18 euro nelle principali città italiane – spiega Assoutenti – Solo 3 anni fa, nel 2021, il costo medio dell’espresso era di 1,03 euro: questo significa che gli italiani hanno già subito un aumento del 14,9% per quella che è una tradizione quotidiana irrinunciabile per milioni di cittadini. Tra le principali città, Bolzano è quella che detiene il primato del caro-caffè al bar, con un prezzo medio di 1,38 euro a tazzina, seguita da Trento (1,31 euro) mentre Catanzaro, con una media di 0,99 euro, risulta la città più economica, superando così anche Napoli (1,05 euro) – analizza Assoutenti – Se però si confrontano i listini odierni con quelli in vigore nel 2021, si scopre che la provincia che ha subito i rincari maggiori è Pescara, con il prezzo medio che sale da 1 euro a 1,28 euro e un aumento del +28%, seguita da Bari col +24,4%. 

La preoccupazione

«Temiamo che i rialzi delle quotazioni del caffè possano portare nelle prossime settimane a incrementi dei prezzi sia per le consumazioni al bar (caffè, cappuccino, ecc.) sia per il caffè in polvere venduto nei supermercati – afferma il presidente Gabriele Melluso – Anche pochi centesimi di aumento determinerebbero una stangata sulle tasche dei consumatori, considerato che in Italia vengono serviti nei locali pubblici circa 6 miliardi di caffè all’anno per un giro d’affari dell’espresso pari a circa 7 miliardi di euro annui». 

Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 07:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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