PORDENONE - Il provvedimento arriva in un momento importante per tante famiglie friulane che ancora tengono alla tradizione del 30 novembre, quando in occasione di Sant'Andrea si usava e si usa macellare il maiale per consumarne la carne.
I DETTAGLI
«La regione Friuli Venezia Giulia - si legge nel testo dell'ordinanza - risulta ancora territorio non interessato dalla malattia, pur tenendo sotto stretta osservazione l'incremento del numero dei focolai recentemente occorso in regione Lombardia e la presenza di focolai ancora attivi in Croazia». Per questo motivo, «si ritiene indispensabile adottare alcune misure restrittive in tema di macellazione a familiare oppure allo stabilimento di allevamento, per preservare lo stato sanitario e a tutela del patrimonio zootecnico regionale».
Ed ecco poi la parte più sostanziosa del provvedimento. «A far data dalla nota (pubblicata ieri, ndr), è sospesa, a titolo cautelativo e in ragione dell'evoluzione epidemiologica relativa alla peste suina africana, la macellazione di suini per il consumo domestico privato negli stabilimenti di allevamento di suini da ingrasso commerciali e ceduti direttamente in loco per il privato che ne facesse richiesta per il consumo domestico privato». Una stretta vera e propria quindi.
LA NORMA
Salvo diversa indicazione, allo stato attuale rimane consentita la macellazione di suini da parte del privato presso il proprio domicilio per proprio autoconsumo, a condizione che sia garantito il corretto smaltimento dei sottoprodotti della macellazione. «Permane infatti prioritario mirare a ridurre al minimo la ulteriore diffusione dell'infezione nel settore domestico - scrive il Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria pordenonese - e il coinvolgimento di altri allevamenti, contrastare in modo efficace il passaggio del virus dai selvatici ai domestici attraverso la scrupolosa applicazione e rigidi controlli in materia di biosicurezza, inclusa l'attività di formazione e sensibilizzazione».
M.A.