Stabilizzati 63 ricercatori tra Cro e Burlo Garofolo. «Momento significativo per le due strutture»

In tutto sono 42 i profili assunti al Centro di Aviano, 21 in quello triestino. Si tratta di professionisti che non potevano pianificare il futuro

Martedì 12 Marzo 2024 di Antonella Lanfrit
Stabilizzati 63 ricercatori tra Cro e Burlo Garofolo. «Momento significativo per le due strutture»

PORDENONE - Lavoro a tempo indeterminato per 63 tra ricercatori e collaboratori di ricerca al Cro di Aviano e al Burlo di Trieste, due strutture sanitarie che si consolidano così nella loro mission. Nell'Istituto di ricerca pordenonese le persone interessate sono 42 e sono 21 in quello triestino.
È quanto è riuscita ad assicurare da ieri la Regione Fvg dopo un iter partito nel 2017 per coprire un vuoto normativo riguardante la definizione di un ruolo preciso dei ricercatori entro il Sistema sanitario regionale. «La stabilizzazione di 63 professionisti della ricerca rappresenta un momento particolarmente significativo per l'intero sistema, perché la ricerca è ciò che permette di innovare le cure e restituire attrattività alla sanità del Friuli Venezia Giulia», ha commentato l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, evidenziando che «il Cro e il Burlo Garofolo rappresentano organizzazioni molto importanti per la sanità regionale».


I DETTAGLI
Il provvedimento, che ha concluso l'iter grazie al quale i due istituti di ricovero e cura a carattere scientifico hanno potuto stabilizzare il proprio personale dedito alla ricerca, riguarda 25 ricercatori sanitari e 17 collaboratori professionali all'Irccs di Aviano e 11 ricercatori e 10 collaboratori di ricerca al Burlo.
«La stabilizzazione del personale dedicato alla ricerca ha proseguito l'assessore Riccardi-, permette agli Irccs di pianificare l'evoluzione della ricerca sanitaria, mettendo in atto processi strategici per innovare le cure, migliorare la presa in carico e offrire al paziente nuove soluzioni.

Questo momento ha aggiunto ci permette di rendere merito al grande impegno profuso in questi anni da professionisti di altissimo profilo scientifico che hanno dato il meglio nonostante una condizione lavorativa che non rendeva merto all'alta qualità del loro operato».


L'ITER
Riccardi ha poi ricostruito il percorso avviato dalla Regione per giungere alla condizione attuale.
«Con la legge 205/2017, la cosiddetta "Piramide della ricerca" si è cominciato ad affrontare il nuovo normativo che non definitiva all'interno del Servizio sanitario regionale un ruolo preciso per i ricercatori ha spiegato l'esponente della Giunta -. La norma ha istituito le figure del ricercatore sanitario e del collaboratore alla ricerca». Con quella norma, però, si riconosceva solo il contratto a tempo determinato, per cinque anni rinnovabili. «La stabilizzazione a tempo pieno cui si è giunti ha sottolineato Riccardi è un atto importante, perché permette a figure chiave dell'innovazione della sanità di dedicarsi in piena serenità alla ricerca: il superamento del precariato sarà uno stimolo per i professionisti per dedicarsi al rinnovato impegno al lavoro della loro vita».

Con le nuove cure in 80mila hanno battuto il cancro nel 2017


LA GIOIA
Soddisfazione è stata espressa per questo traguardo sia dai vertici del Cro sia da quelli del Burlo. Da Aviano è stato sottolineato che i ricercatori rappresentano «una delle colonne portanti dell'Istituto» e lo stesso dicasi per i collaboratori di ricerca, «figure indispensabili per la sempre più complessa gestione di dati e fondi, l'informatizzazione e la messa a terra di nuove tecnologie». Quanto al valore della ricerca, «essa ha sempre una ricaduta sull'innovazione delle cure e per questo influisce direttamente sul welfare della collettività». Il Burlo ha evidenziato come per arrivare alla stabilizzazione dei ricercatori si sia attivato «un lavoro condiviso da tutti, dalla direzione all'amministrazione, riconoscendo il ruolo determinante dei ricercatori sanitari e dei collaboratori sanitari negli Irccs».
Il Cro è classificato come centro di alta specializzazione e di rilievo nazionale per l'oncologia e si caratterizza perla presa in carico multidisciplinare e integrata del paziente. Il Burlo è ospedale ad alta specializzazione e di rilievo nazionale nel settore pediatrico e della salute della donna.

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