PADOVA - Una bravissimo medico, disponibile e preparato. E un uomo colto, sensibile e buono. Lascia un vuoto incolmabile, infatti la scomparsa di Marco Manganelli, 75 anni e per 30 medico di base, stroncato venerdì da un'infezione polmonare aggravata dal Covid. Due giorni prima aveva lasciato l'abitazione di via Sorio per essere ricoverato al Sant'Antonio, ma purtroppo il suo fisico debilitato non ha retto all'infezione.
Originario di Milano, Manganelli, dopo laurea in Medicina all'Università di Parma, si era specializzato in Oncologia nell'Ateneo di Modena e Reggio Emilia, e poi a 30 anni aveva aperto l'ambulatorio di medico di famiglia in via Sorio, dove si è fatto apprezzare dai tantissimi pazienti che ha curato, anche non assistiti, e che ora stanno subissando di messaggi di cordoglio la famiglia. La sua grande passione era la musica country e infatti in gioventù assieme alla moglie aveva condotto per anni un programma su Radio Base 101 dedicato appunto a essa. Lui stesso, poi, suonava la chitarra e nelle riunioni con gli amici si divertiva tantissimo a cantare accompagnato dal suo strumento preferito. Amava molto gli animali e in particolare i cani: per anni ha avuto un chow chow di nome Cavour, con il quale amava andare a passeggiare. «È stato l'amore della mia vita - ha ricordato la moglie Terri - e l'affetto più grande per me e per nostro figlio. Ci pare impossibile che non ci sia più. Era un grande medico, come stanno ripetendo i tanti malati che ha seguito: mancherà a noi, ma anche a loro».