Emanuela Orlandi, le chat tra Chaouqui e monsignor Balda: «Dobbiamo far sparire quella roba e pagare i tombaroli»

Ecco i messaggi Whatsapp tra gli ex membri di Cosea Francesca Immacolata Chaouqui e monsignor Lucio Vallejo Balda

Venerdì 10 Maggio 2024
Emanuela Orlandi, le chat tra Chaouqui e monsignor Balda: «Dobbiamo far sparire quella roba e pagare i tombaroli»

Emanuela Orlandi, spuntano delle chat che potrebbero ancora una volta far luce sul caso della ragazza scomparsa il 22 giugno 1983 a Roma, mentre rientrava a casa dopo le lezioni di musica. «A settembre dobbiamo far sparire quella roba della Orlandi e pagare i tombaroli.

Di questo devi parlare al papa». È quello che si scrivono, secondo quanto riportato dal quotidiano Domani, gli ex membri di Cosea Francesca Immacolata Chaouqui e monsignor Lucio Vallejo Balda, nei messaggi Whatsapp consegnati ieri alla Commissione bicamerale di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela e Mirella Gregori.

Emanuela Orlandi, la nuova perizia fonica: «Marco Accetti chiamò a casa dopo la scomparsa». Chi è

Le chat

Sentito dall'Ansa, Pietro Orlandi conferma che «in parte» il contenuto dei messaggi da lui consegnati corrisponde a quello pubblicato dal quotidiano. «Le pagine consegnate - spiega sono otto anche se ovviamente non tutte le pagine parlano di Emanuela». «Ascoltami bene adesso abbiamo perso la battaglia giornalisti, almeno non sono la soluzione - si legge sul Domani -. Adesso facciamo passare l'estate, io vado a Singapore e capirò di più. quando torno pensiamo a cosa fare e anche il papa sarà più lucido. Buttare tutto per aria e distruggere il Vaticano non ha alcun senso. Vediamo se il papa chiuderà il Vam o che farà. Io ti voglio bene e veramente credo in te e in questa riforma ma così non andiamo lontano».

Segreto di Stato

«Ho presentato Laura Sgrò a Pietro Orlandi nel 2017 quando nel mio libro “nel nome di Pietro” citai alcuni fatti riguardanti Emanuela. Il contenuto e le circostanze dei messaggi consegnati da Pietro alla commissione non saranno oggetto di alcun commento da parte mia perché fanno parte di questioni circa cui sono tenuta al segreto di Stato. Mi dispiace solo che il sottofondo non detto sia che qualcuno in Vaticano sappia dove sia Emanuela e non lo dice e non è così». Lo scrive in un post su X Francesca Chaouqui. «Non conosco dove sia Emanuela e neanche se la pista di Londra sia vera, non ho alcun elemento che possa avvicinare alla verità, se lo avessi e fosse coperto da segreto comunque non lo rivelerei perché per me la lealtà al Pontefice viene prima di tutto. Quindi inutile coinvolgermi - conclude - Se c’è una verità io non la conosco».

 

Le tre piste

Pietro ha proposto ai commissari le tre piste su cui si è concentrato nell'ultimo anno: la presunta trattativa tra il magistrato Giancarlo Capaldo e il Vaticano ai tempi dell'apertura della tomba di Renatino De Pedis nella basilica di Sant'Apollinare; una investigazione sui messaggi Whatsapp consegnati alla Commissione che si scambiarono Chaouqui e Balda quando erano entrambi membri della Cosea vaticana nel 2013, e la pista di Londra. E proprio qui scatta la secretazione voluta dal presidente Andrea De Priamo. «Sono stato contattato da un uomo che mi ha fatto capire di essere un ex Nar», ha raccontato Orlandi spiegando come la pista di Londra sia nata da cinque fogli rinvenuti in una cassaforte in Vaticano di cui gli aveva parlato Francesca Chaouqui e che descrivevano una serie di spese che il Vaticano avrebbe sostenuto a Londra. Il contenuto di questi fogli è stato poi divulgato dal giornalista Emiliano Fittipaldi ma lo stesso Vaticano li ha bollati come falsi rilevando alcuni errori e inesattezze presenti nel testo. Un giallo nel giallo poichè altri hanno poi sostenuto che quei documenti possano essere un falso creato ad arte, un depistaggio insomma. Fatto sta che Orlandi nel prosieguo del racconto ha detto, «io posso fare anche il nome di quest'uomo» venendo qui interrotto da De Priamo che ha proceduto alla secretazione della seduta, durata complessivamente cinque ore. Orlandi ha chiesto quindi che vengano auditi gli stessi Chaouqui e Capaldo.

Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 00:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci